Maiorca: il mare, la pietra e la Tramuntana

Il percorso si snoda sulla rete delle vecchie mulattiere, recentemente restaurate dal paziente lavoro dei margeres e percorre la catena montuosa che occupa la parte nord dell’isola. Molti i tratti lungo la costa, dove le scogliere si aprono su azzurre calette, alternati a passaggi montani tra le maggiori cime dell’isola, con meravigliose vedute sulle coste e sulle valli. Ogni sera sosteremo in un borgo, la cui architettura tipica e rurale è spesso impreziosita dalla presenza di una perla architettonica: un palazzo reale, una pieve, un’abbazia.
Seguiremo le tracce dell’arciduca austriaco Lluís Salvador, grande amante di questi luoghi, fra i primi a scoprirne la bellezza e ad adoperarsi per la loro salvaguardia ambientale. Cammineremo per i sentieri lastricati in pietra che collegano i villaggi della regione, in un paesaggio scolpito in egual misura dalla natura e dalla maestria della gente locale: la macchia mediterranea, i boschi di lecci e gli uliveti, i prati e le pietraie: tutti elementi contrassegnati e modellati dagli antichi manufatti a secco: muretti, terrazzamenti, carbonaie, calcare, case della neve, usati per secoli per ricavare sostentamento da un territorio bello ma aspro.
Ci lasceremo coinvolgere da Es Firò, la festa popolare a rievocazione della battaglia fra popolani e popolane di Soller e gli invasori saraceni, conclusasi allora con la vittoria dei maiorchini e la fuga dei pirati, oggi con grandi festeggiamenti collettivi a cui partecipano entusiaste tutte le fazioni.
Ci sarà il tempo per un tuffo in mare, un po’ di riposo su spiagge ancora poco frequentate, un aperitivo nella locanda del paese e una merenda lungo la strada.
Si dorme in camerate nei rifugi, tutte case tipiche recentemente ristrutturate e attrezzate, in ostelli e in piccoli alberghetti, si mangia nei rifugi o in ristoranti tipici, apprezzando la variegata gastronomia maiorchina.